mercoledì 26 maggio 2010

Parole del giorno...

Xenofobia:
odio, avversione per gli stranieri, per tutto ciò che è straniero, ostilità fanatica, sistematica, indiscriminata nei confronti degli stranieri. L’etimologia di questa parola ci spiega che il termine deriva da due parole di origine greca: “xenos”= straniero e “phobia”= timore, paura, sul modello del francese “xénophobie”. Sembra che i primi ad usare questo grecismo siano stati i Francesi nel 1906- 1907; il termine si è poi diffuso a partire dal 1926 durante alcuni scontri armati tra Cinesi ed Europei.
Demonizzazione:
Far apparire qualcuno o qualcosa moralmente riprovevole; attribuire a qalcuno o a qualcosa volontà o qualità perverse: demonizzare un avversario politico.
Stato:
è un'entità politica frutto dell'accordo di persone appartenenti alla stessa Nazione che, stabilitasi su un territorio, decide di organizzarsi con delle leggi e dei rapporti con gli Stati nazionali circostanti.
Nazione:
è un'insieme di persone accomunate da lingua, cultura, storia e razza e che posseggono un senso di identità detta appunto "nazionale".
ES.= L' Italia è una nazione stabilitasi nella penisola italica che ha dato vita allo stato italiano.

venerdì 21 maggio 2010

Parola del giorno 21/05/10...

... Usurpatore:
Chi si appropria senza diritto di cose altrui, spesso con la violenza o il raggiro.

lunedì 17 maggio 2010

...e l'esecuzione...

...nella novella "Gian Di Procida" di Boccaccio era (doveva essere) la pena capitale (=di morte). E' un altro significato di questa parola

Parole del giorno 17/05/10 :

Esecuzione e Parodia...
ESECUZIONE: deriva dal latino ex-secutione da ex-secutus cioè il participio del verbo ex-sequi (eseguire). Quindi un' esecuzione è l'effettuare il proprio pensiero o l'altrui comandamento, un progetto, l'attuazione di un progetto o di un' idea.

PARODIA: viene dalla lingua greca parà (simile) + odè (canto); essa è l'imitazione di uno stile letterario, musicale o artistico destinata ad essere riconosciuta come tale.
In un'accezione più comune tale rielaborazione avviene in chiave comica o più spesso farsesca. Si può distinguere la parodia di opere specifiche, di autori e di generi letterari.
Uno degli esempi più antichi è la Batracomiomachia (La battaglia dei topi e delle rane), parodia del poema epico. E dal medioevo ai giorni nostri, è comune la parodia "dotta", si pensi ai poemetti burleschi novecenteschi Ifigonia (che rimanda all'Ifigenia di Euripide).

mercoledì 12 maggio 2010

Ricordo che....

...per martedi prossimo dovrete concludere le presentazioni sui terremoti, così martedi a 4° ora le vediamo insieme in aula informatica, ok?

mercoledì 5 maggio 2010

Flagranza...

Ringraziando sempre Nadia, allora sembra che "essere colto in flagranza di reato" voglia dire "arrestare qualcuno mentre sta compiendo un reato, cioè quando E' EVIDENTE, LAMPANTE, CHIARO COME LA LUCE, che lo sta compiendo, NON DOPO, per cui non ci sono scuse, alibi, o altro".

Parole del giorno: FLAGRANTE (colto in flagrante) e BELLICOSO.

Flagrante:( significato etimologico) deriva dal latino flagrans, participio presente di flagro ovvero ardere, bruciare; da qui nasce il significato di essere luminoso, chiaro che viene confrontato al greco flego cioè accendo, avvampo, ardo, risplendo e al rispettivo sostantivo flox. La radice delle parole prima elencate è unica: BHRAG (= PHLAG, FLAG) ed esprime il concetto di splendere, bruciare. La ritroviamo anche in parole del sanscrito, del gotico, del tedesco e del lituano.
Propriamente l'aggettivo ha il significato di qulcosa che ha carattere di flagranza cioè la condizione dei chi viene sorpreso mentre commette un reato o immediatamente dopo averlo fatto. Mi dispiace non aver trovato ciò che cercavo, cioè il perchè si dica così...

Bellicoso: da bellicosus, che a sua volta deriva da bellum cioè guerra. Così l'aggettivo significa dedito e pronto alla guerra, indocile, battagliero e attinente alla guerra.