domenica 28 febbraio 2010
Il primo che sa qualcosa...
...su quando riapre la scuola lo dica qui sul blog, commentando questo post o, per chi è abilitato, con un nuovo post. D'accordo?
sabato 27 febbraio 2010
Nami-Namazu

Eccolo il dio Kashima che tenta di domare il terribile Namazu. Ma perchè il piccolo Nami è diventato l'irrequieto Namazu? E' sempre stato così o lo è diventato? E' la razza? E' il carattere? Brutte esperienze? ....??? Anche Kashima avrà la sua storia da raccontare. Chissà cosa ha da dire su questo suo "lavoro" e su quella mostruosa bestia da tenere sempre sotto controllo!!!
Noi non chiudiamo!
Il blog è sempre aperto! E il progetto "classe nella rete" continua! Per esempio, pensavo di elaborare qualcosa sul Namazu. Inventiamo la storia del piccolo Nami, che poi da grande diventerà il Namazu irrequieto, sorvegliato a vista dal dio Kashima (avete letto il testo tradotto da noi su classenellaretescaduto? Ci sono anche le immagini). Aspetto le vostre storie, potete mandarle o come messaggio cliccando sulla mia foto qui a destra tra i "sostenitori", oppure via email.
venerdì 26 febbraio 2010
Nuovo (diverso) calendario!!!!
Caro Peppe, il calendario stavolta è molto semplice:
SABATO:SCUOLA CHIUSA PER I RIFIUTI
LUNEDI:SCUOLA MOLTO PROBABILMENTE ANCORA CHIUSA
MARTEDI.....????????
SABATO:SCUOLA CHIUSA PER I RIFIUTI
LUNEDI:SCUOLA MOLTO PROBABILMENTE ANCORA CHIUSA
MARTEDI.....????????
giovedì 25 febbraio 2010
Il materiale per il progetto "La classe nella rete".....
...è scaricabile da http://classenellaretescaduto.weebly.com. C'è il testo sulla storia dei miti giapponesi sul terremoto, tradotto da noi (per favore scaricatelo, stampatelo e portatelo domani) e alcune immagini del pesce gatto gigante (sarebbe meglio stampare anche queste, se potete), più un brevissimo video con immagini del terremoto di Tokyo del 1923. A domani!
mercoledì 24 febbraio 2010
Parole del giorno: EPITETO e SOPRANNOME
Epiteto: Attributo, aggettivo esornativo; apposizione che qualifica un nome.
ES.= Lorenzo il Magnifico, ALESSANDRO MAGNO (=IL GRANDE)
Soprannome: Appellativo scherzoso o ingiurioso attribuito ad una persona, con riferimento a caratteristiche fisiche o morali, qualità, provenienza ecc.
SIN.= Nomignolo.
ES.= Lorenzo il Magnifico, ALESSANDRO MAGNO (=IL GRANDE)
Soprannome: Appellativo scherzoso o ingiurioso attribuito ad una persona, con riferimento a caratteristiche fisiche o morali, qualità, provenienza ecc.
SIN.= Nomignolo.
CALENDARIO (CORRETTO)
VENERDì:COMPITO DI GEOGRAFIA+PER CHI NON HA PORTATO LA RELAZIONE
PORTARLA+PROGETTO "CLASSE NELLA RETE"
SABATO:INTERROGAZIONE SUL LIBRO
LUNEDì:ITALIANO (epica) E PROGETTO "CLASSE NELLA RETE"
PORTARLA+PROGETTO "CLASSE NELLA RETE"
SABATO:INTERROGAZIONE SUL LIBRO
LUNEDì:ITALIANO (epica) E PROGETTO "CLASSE NELLA RETE"
martedì 23 febbraio 2010
Anche nella canzone...
... di Malika Ayane, ricomincio da qui, del festival di Sanremo di questo anno presenta l'aggettivo EFFIMERO. Segue il pezzo interessato:
"Ricomincio da qui
da una effimera illusione
mi risveglio e ci sei
ancora tu
qui."
"Ricomincio da qui
da una effimera illusione
mi risveglio e ci sei
ancora tu
qui."
lunedì 22 febbraio 2010
Canzone di Alex Britti con la parola EFFIMERO (grazie Annabella)
"Amo amo e' qualcosa che si muove su' e giù per lo stomaco piu' freddo della neve. Amo amo e' un buco alla ciambella la sua dolcezza EFFIMERA la rende cosi' bella"
Come sempre ironico, Britti dice che l'amore che lui prova è ondeggiante, va su e giù, e lo paragona al buco della ciambella, che è appunto vuoto (la canzone infatti è piena...di nulla, cioè di situazioni immaginarie), ed effimero (la ciambella sarà presto divorata!), ma rende "bello" il tutto (in questo caso questa sua storia d'amore)!
Come sempre ironico, Britti dice che l'amore che lui prova è ondeggiante, va su e giù, e lo paragona al buco della ciambella, che è appunto vuoto (la canzone infatti è piena...di nulla, cioè di situazioni immaginarie), ed effimero (la ciambella sarà presto divorata!), ma rende "bello" il tutto (in questo caso questa sua storia d'amore)!
CALENDARIO SETTIMANALE
MARTEDì 23:PRIME TRE ORE LA CLASSE SI RECHERà AL CINEMA.QUESTA FARà RITORNO INN CLASSE DOVE SI DOVRà CONSEGNARE LA RELAZIONE(NIENTE INTERROGAZIONE)ED INOLTRE PORTARE STORIA E GEOGRAFIA.
MERCOLEDì 24:GIORNATA CLASSICA CON STORIA E GEOGRAFIA
VENERDì 25:LO STESSO STORIA E GEOGRAFIA
MERCOLEDì 24:GIORNATA CLASSICA CON STORIA E GEOGRAFIA
VENERDì 25:LO STESSO STORIA E GEOGRAFIA
Nessuno che....
...mette qui sul blog il testo di quella canzone di Alex Britti che contiene la parola "effimero"?
Parola del giorno 22/02/10: EFFIMERO
"L'egemonia tebana fu effimera...."
Aggettivo effimero:
letteralmente=che dura solamente un giorno. ES.= L' effimera vita di una farfalla.
che ha breve durata. ES.= Una passione effimera.
In senso figurato= transitorio, fuggevole, fugace, precario
In zoologia= relativo agli insetti che vivono poche ore dopo essere passati allo stadio adulto.
In botanica= relativo a fiori che appassiscono poche ore dopo essersi aperti, a piante che compiono l'intero ciclo vitale ossia dalla fase della germinazione fino a quella della riproduzione nel giro di un paio di mesi.
Deriva dal latino tardo "ephemĕrus", derivato a sua volta dal greco antico ἐϕήμερος (ephἕmeros), composto da ἐπί, "sopra", e da ἡμέρα, "giorno", nel senso generale "che dura un solo giorno".
Sinonimi: transitorio, fuggevole, precario, momentaneo, fugace.
Aggettivo effimero:
letteralmente=che dura solamente un giorno. ES.= L' effimera vita di una farfalla.
che ha breve durata. ES.= Una passione effimera.
In senso figurato= transitorio, fuggevole, fugace, precario
In zoologia= relativo agli insetti che vivono poche ore dopo essere passati allo stadio adulto.
In botanica= relativo a fiori che appassiscono poche ore dopo essersi aperti, a piante che compiono l'intero ciclo vitale ossia dalla fase della germinazione fino a quella della riproduzione nel giro di un paio di mesi.
Deriva dal latino tardo "ephemĕrus", derivato a sua volta dal greco antico ἐϕήμερος (ephἕmeros), composto da ἐπί, "sopra", e da ἡμέρα, "giorno", nel senso generale "che dura un solo giorno".
Sinonimi: transitorio, fuggevole, precario, momentaneo, fugace.
Parola del giorno 20/02/10 DELAZIONE
"Nel periodo dei Trenta Tiranni, ci furono molte delazioni......"
Dal latino DELATIONEM la delazione è una denuncia anonima, un'accusa fatta essenzialmente per tutelare i propri interessi ma talvolta anche per i più svariati motivi. Ha lo stesso etimo di DELATOR ("delatore" - dal latino de-fero, de-fers, de-tuli, de-latum, de-ferre, "portare via"), colui che, tradendone la fiducia, denuncia qualcuno all'autorità. Ne sono dei sinonimi le parole: spia, accusatore, denunciatore.
In ambito giuridico: la delazione è l'offerta dell'eredità (effettuata nei confronti di coloro che hanno diritto di ricevere in eredità o secondo la legge o secondo testamento), intesa come insieme dei rapporti giuridici facenti capo al defunto. La delazione, da un punto di vista temporale, coincide con l'apertura della successione, che avviene automaticamente, a prescindere dall'esistenza di attività patrimoniali, al momento della morte dell'individuo.
Dal latino DELATIONEM la delazione è una denuncia anonima, un'accusa fatta essenzialmente per tutelare i propri interessi ma talvolta anche per i più svariati motivi. Ha lo stesso etimo di DELATOR ("delatore" - dal latino de-fero, de-fers, de-tuli, de-latum, de-ferre, "portare via"), colui che, tradendone la fiducia, denuncia qualcuno all'autorità. Ne sono dei sinonimi le parole: spia, accusatore, denunciatore.
In ambito giuridico: la delazione è l'offerta dell'eredità (effettuata nei confronti di coloro che hanno diritto di ricevere in eredità o secondo la legge o secondo testamento), intesa come insieme dei rapporti giuridici facenti capo al defunto. La delazione, da un punto di vista temporale, coincide con l'apertura della successione, che avviene automaticamente, a prescindere dall'esistenza di attività patrimoniali, al momento della morte dell'individuo.
domenica 21 febbraio 2010
Appunti di storia sabato 20 febbraio
...li trovate, grazie a Laura, sempre in http://materialequartad.weebly.com
sabato 13 febbraio 2010
Appunti di storia
Al consueto indirizzo http://materialequartad.weebly.com troverete, in basso, gli appunti di storia di venerdi 12 febbraio, frutto del lavoro di Laura. Grazie, Laura!
Sondaggio: secondo voi, Alcibiade...
...era un doppiogiochista, un opportunista o un voltagabbana? Avete tempo fino a giovedi. Venerdi discuteremo dei risultati. Un grazie a Nadia per le puntuali definizioni!
Significato delle espressioni...
... "doppio gioco", "opportunismo", "voltagabbana"..
DOPPIO GIOCO: la collaborazione con due parti avverse allo stesso tempo per ottenere vantaggio. Può anche essere reso con l'espressione: " stare con un piede in due staffe".
OPPORTUNISMO: comportamento di chi si adegua alle circostanze mirando a trarne comunque profitto; disponibilità a scendere a compromessi per ottenere un tornaconto personale.
In ambito sportivo: capacità di sfruttare prontamente gli errori, le disttenzioni e le distrazioni degli avversari.
VOLTAGABBANA: colui che cambia facilmente opinione o idea e muta il proprio comportamento in modo da trarne sempre il massimo vantaggio. Ne è un sinonimo l'espressione "voltafaccia".
Significato etimologico: la parola GABBANA deriva dall' arabo qaba' : "tunica per uomo dalle maniche lunghe" ovvero una sorta di cappotto. La gabbana era usata come uniforme e il colore esterno era generalmente diverso da quello della fodera interna. Perciò VOLTARE GABBANA può volere dire cambiare colore, cambiare squadra, rinnegare la propria appartenenza, passare dalla parte del nemico.
DOPPIO GIOCO: la collaborazione con due parti avverse allo stesso tempo per ottenere vantaggio. Può anche essere reso con l'espressione: " stare con un piede in due staffe".
OPPORTUNISMO: comportamento di chi si adegua alle circostanze mirando a trarne comunque profitto; disponibilità a scendere a compromessi per ottenere un tornaconto personale.
In ambito sportivo: capacità di sfruttare prontamente gli errori, le disttenzioni e le distrazioni degli avversari.
VOLTAGABBANA: colui che cambia facilmente opinione o idea e muta il proprio comportamento in modo da trarne sempre il massimo vantaggio. Ne è un sinonimo l'espressione "voltafaccia".
Significato etimologico: la parola GABBANA deriva dall' arabo qaba' : "tunica per uomo dalle maniche lunghe" ovvero una sorta di cappotto. La gabbana era usata come uniforme e il colore esterno era generalmente diverso da quello della fodera interna. Perciò VOLTARE GABBANA può volere dire cambiare colore, cambiare squadra, rinnegare la propria appartenenza, passare dalla parte del nemico.
giovedì 11 febbraio 2010
Significato termine: euforia
EUFORIA: senso di benessere che si manifesta con gioia, vivacità, fervore di attività; può dipendere da una favorevole situazione fisica e spirituale, essere determinato da disturbi del sistema nervoso o dall'effetto eccitante di farmaci, droghe, alcol.
Dal greco: euphoria, composto di:
eu= bene più un derivato di pherein= sopportare.
Sinonimi: esaltazione,felicità, entusiasmo, eccitazione.
Dal greco: euphoria, composto di:
eu= bene più un derivato di pherein= sopportare.
Sinonimi: esaltazione,felicità, entusiasmo, eccitazione.
Significato termine: entusiasmare
ENTUSIASMARE: riempire di entusiasmo, appassionare, infiammare, esaltare.
Entusiasmarsi: farsi prendere dalla passione per qualcosa.
Sinonimi: eccitare, elettrizzare.
ENTUSIASMO:
1)Sentimento intenso di gioia, meraviglia, ammirazione; anche dedizione assoluta ad un ideale, coinvolgimento intenso.
2)Presso gli antichi Greci, l'essere invaso da una forza divina; riferito ai poeti, l'essere ispirato da una divinità. Dal greco, infatti, enthusiasmos: "essere posseduto da un Dio".
Sinonimi: ardore, eccitazione, esaltazione, ebbrezza.
Entusiasmarsi: farsi prendere dalla passione per qualcosa.
Sinonimi: eccitare, elettrizzare.
ENTUSIASMO:
1)Sentimento intenso di gioia, meraviglia, ammirazione; anche dedizione assoluta ad un ideale, coinvolgimento intenso.
2)Presso gli antichi Greci, l'essere invaso da una forza divina; riferito ai poeti, l'essere ispirato da una divinità. Dal greco, infatti, enthusiasmos: "essere posseduto da un Dio".
Sinonimi: ardore, eccitazione, esaltazione, ebbrezza.
mercoledì 10 febbraio 2010
Parole del giorno 10/02/10
Durante l’interrogazione di storia risalente a questa mattina, abbiamo incontrato il verbo GALVANIZZARE e nella ricerca di significati di questo verbo, siamo risaliti ad altri due verbi: entusiasmare e rendere euforico. Così vi do il significato e la definizione di questi termini.
GALVANIZZARE:
1)Eccitare, stimolare comunicando entusiasmo. ES.:”Il suo discorso ha galvanizzato l’intera folla”
2)In ambito medico, stimolare per mezzo di una corrente elettrica continua. ES.:”Galvanizzare un muscolo, un nervo.
3)In ambito chimico e della elettrotecnica, sottoporre a galvanostegia.
SINONIMI: Elettrizzare, entusiasmare, infiammare, accendere, esaltare, elettrizzare.
Esistono perciò diverse parole derivanti da questo verbo come l’aggettivo galvanico, il sostantivo galvanismo, la galvanizzazione ecc.. Tutte queste parole a loro volta derivano dal nome del fisico bolognese L. Galvani. Ecco una ricerca per approfondirne le origini:
Luigi Galvani nacque il 9 settembre 1737 a Bologna, città nella quale trascorse quasi tutta la sua vita.
Compiuti i primi studi, secondo la moda del tempo, in lettere e filosofia, si laureò nel 1759 in filosofia e medicina. Seguì le lezioni di Gaetano Tacconi per filosofia e chirurgia, Domenico Maria Gusmano Galeazzi per anatomia, Jacopo Bartolomeo Beccari e Giuseppe Monti per chimica e storia naturale. Sposò, nel 1762, Lucia Galeazzi, figlia del suo insegnante, che fu per tutta la vita compagna affettuosa e preziosa collaboratrice. L’attività di Galvani si divise tra la pratica, la professione medica, la ricerca e l’insegnamento. Sentì l´esercizio della medicina come una missione, rinunciando spesso a percepire onorari per dedicarsi alla cura dei poveri.
Membro dell´Accademia delle Scienze dell´Istituto di Bologna fin dal 1761, divenne nel 1766 professore di anatomia dell´Istituto delle Scienze e custode delle camere anatomiche (carica che comportava anche il compito di tenere lezioni pubbliche per chirurghi, pittori e scultori). Divenne lettore in medicina nell´Università nel 1768 e nel 1775 sostituì questo incarico con quello di lettore di anatomia pratica. Nel 1782 fu nominato professore di ostetricia nell´Istituto e custode della camera corrispondente.Teneva pubbliche lezioni nella Sala del Teatro Anatomico e nella propria casa, dove aveva raccolto una ricchissima biblioteca (ca. 400 volumi, tra i quali testi di Ippocrate, Galeno, Avicenna e le opere più importanti della medicina del settecento) e allestito un laboratorio nel quale conduceva gli esperimenti.
GALVANIZZARE:
1)Eccitare, stimolare comunicando entusiasmo. ES.:”Il suo discorso ha galvanizzato l’intera folla”
2)In ambito medico, stimolare per mezzo di una corrente elettrica continua. ES.:”Galvanizzare un muscolo, un nervo.
3)In ambito chimico e della elettrotecnica, sottoporre a galvanostegia.
SINONIMI: Elettrizzare, entusiasmare, infiammare, accendere, esaltare, elettrizzare.
Esistono perciò diverse parole derivanti da questo verbo come l’aggettivo galvanico, il sostantivo galvanismo, la galvanizzazione ecc.. Tutte queste parole a loro volta derivano dal nome del fisico bolognese L. Galvani. Ecco una ricerca per approfondirne le origini:
Luigi Galvani nacque il 9 settembre 1737 a Bologna, città nella quale trascorse quasi tutta la sua vita.
Compiuti i primi studi, secondo la moda del tempo, in lettere e filosofia, si laureò nel 1759 in filosofia e medicina. Seguì le lezioni di Gaetano Tacconi per filosofia e chirurgia, Domenico Maria Gusmano Galeazzi per anatomia, Jacopo Bartolomeo Beccari e Giuseppe Monti per chimica e storia naturale. Sposò, nel 1762, Lucia Galeazzi, figlia del suo insegnante, che fu per tutta la vita compagna affettuosa e preziosa collaboratrice. L’attività di Galvani si divise tra la pratica, la professione medica, la ricerca e l’insegnamento. Sentì l´esercizio della medicina come una missione, rinunciando spesso a percepire onorari per dedicarsi alla cura dei poveri.
Membro dell´Accademia delle Scienze dell´Istituto di Bologna fin dal 1761, divenne nel 1766 professore di anatomia dell´Istituto delle Scienze e custode delle camere anatomiche (carica che comportava anche il compito di tenere lezioni pubbliche per chirurghi, pittori e scultori). Divenne lettore in medicina nell´Università nel 1768 e nel 1775 sostituì questo incarico con quello di lettore di anatomia pratica. Nel 1782 fu nominato professore di ostetricia nell´Istituto e custode della camera corrispondente.Teneva pubbliche lezioni nella Sala del Teatro Anatomico e nella propria casa, dove aveva raccolto una ricchissima biblioteca (ca. 400 volumi, tra i quali testi di Ippocrate, Galeno, Avicenna e le opere più importanti della medicina del settecento) e allestito un laboratorio nel quale conduceva gli esperimenti.
martedì 9 febbraio 2010
Mito di Pelope

Pelope (greco Πέλοψ) è una figura della mitologia greca.
Il suo dominio si estese a tutta la penisola, che da lui prese il nome di Peloponneso (Pélopos + nésos, l'isola di Pelope), nonché fondatore dei giochi olimpici e signore della città greca di Pisa. Era figlio di Tantalo e Dione.
LE ORIGINI
Tantalo, figlio di Zeus, per provare l'onniscienza degli dei li invitò ad un banchetto in cui offrì loro le carni del giovane figlio Pelope. Essendosi accorti del macabro inganno, tutti i celesti allontanarono i piatti, eccetto Demetra che, sconvolta dalla perdita della figlia Kore, non vi badò e divorò una spalla. Dopo aver punito Tantalo gli dei resuscitarono Pelope, fornendogli una spalla d'avorio, creata da Efesto. Secondo altri autori Pelope era nato con quella malformazione e dopo essere stato assassinato, Rea, la divinità della terra gli diede con un soffio nuovamente la vita. Secondo un'altra versione, al banchetto indetto dal padre Tantalo, al quale partecipavano anche gli dei, Poseidone vedendo Pelope se ne innamorò, portandolo con sé sull'Olimpo. A causa della colpa del padre (l'aver offerto a degli uomini nettare e ambrosia, colpa per la quale fu condannato a sopportare eternamente la fame e la sete nel Tartaro) venne però rispedito sulla terra.
LA GARA
Pelope, inizialmente viveva nella terra lasciata dal padre, la Paflagonia dove governava con giustizia sia la Frigia sia la Lidia. Costretto da un'invasione di barbari, intraprese un viaggio attraverso la Grecia alla ricerca di un regno da governare. Giunse quindi alla corte del re Enomao. Questi era il re di Pisa (in Elide), figlio del dio Ares, e non aveva mai acconsentito a concedere la mano della figlia Ippodamia ai giovani che la corteggiavano perché un oracolo gli aveva predetto che sarebbe morto per mano del proprio genero. Enomao possedeva dei cavalli divini, Psilla (pulce) e Arpinna (razziatrice), perciò, sapendo di non poter essere mai battuto, proponeva ai pretendenti della figlia di gareggiare con lui in una corsa di carri: se avessero vinto, avrebbero sposato Ippodamia, in caso contrario sarebbero stati uccisi. Già tredici giovani avevano perso la vita, sicché quando Pelope arrivò a Pisa con un carro leggerissimo e cavalli alati datigli da Poseidone e s'innamorò d'Ippodamia, fu terrorizzato dalla vista delle teste degli sfortunati pretendenti, inchiodate alle porte del palazzo d'Enomao. Decise quindi di vincere la gara slealmente: corruppe l'auriga Mirtilo, figlio di Hermes anch'egli infatuato della figlia del re, promettendogli che non appena avesse vinto la corsa, gli avrebbe permesso di passare una notte con la principessa Ippodamia. Mirtilo, accettando l'offerta di Pelope, tolse i perni degli assali del carro di Enomao e li sostituì con dei pezzi di cera. Durante la corsa le ruote si staccarono, il carro si rovesciò ed Enomao morì. Successivamente Pelope, certamente geloso dell'amore d'Ippodamia, annegò l'auriga che, in punto di morte, invocando Ermes, maledisse lui e tutta la sua discendenza. Ne conseguì che Pelope, diventato re, accumulò ricchezze ed onori ma, fu causa della rovina dei suoi figli, e della sua intera stirpe, nonostante avesse tentato di procurarsi i favori di Zeus istituendo le Olimpiadi.
Dalla moglie Ippodamia ebbe venti figli tra cui Pitteo, Alcatoo, Atreo, Tieste, Ippalco, Copreo, Scirone, Ippalcimo, Cleonte e Lisidice. Dalla ninfa Astioche ebbe Crisippo.
INTERPRETAZIONE E REALTA' STORICA
Il mito di Pelope riassume in sé diversi temi della mitologia classica. Per evidenziarne acuni:il mondo dei semidei (cui appartiene suo padre) che vive in maniera congiunta tra uomini ed immortali, l'amore pederastico tra una divinità ed un fanciullo (Ganimede), la colpa da espiare, ed infine, il nodo centrale della storia di Pelope, motivo per il quale viene celebrato e ricordato nella Grecia antica, la fondazione delle corse equestri e dei giochi stessi di Olimpia.
CURIOSITA
1)Pelope è spesso raffigurato in relazione alla gara con il carro, qualche volta in compagnia di Ippodamia. Una sua statua,nel tempio di Zeus(Olimpia), lo rappresenta nudo mentre si prepara alla gara sui carri. Egli è anche raffigurato nel frontono di suddetto tempio.
2)La spalla d'avorio(o il bracccio) era in realtà il simbolo della sua regalità
,infatti successivamente venne identificato come uno scettro che passò in mano di Agamennone.
3)Nella Lidia un altro racconto si era diffuso, dove gli dei degustavno il corpo intero del ragazzo.
4)Pelope viene chiamato nei miti anche Cromio e si presuppone che sia il progenitore di tutti gli Achei.
Domani, quindi....
....avremo i riscaldamenti. Possibile? Potrò togliermi il giaccone? Succederà davvero?? Sembra proprio di sì. Contenti?
lunedì 8 febbraio 2010
sabato 6 febbraio 2010
venerdì 5 febbraio 2010
Domani...
...nell'ora di italiano, ospiteremo il prof. Padovano, vostro futuro prof. al triennio, che è anche uno scrittore, per parlare di libri e letteratura: le ragioni di una passione.
mercoledì 3 febbraio 2010
C'è qualcuno che...
...potrebbe riferirmi quello che verrà detto, fatto (come si svolgerà), e deciso, nell'assemblea di domani? Grazie.
Ricordo ancora che....
...sarebbe bello e molto utile se qualcuno si offrisse per postare gli appunti delle lezioni di storia, visto che spesso dico cose che nel libro non sempre è facile ritrovare. Tale "qualcuno" avrà la possibilità di pubblicare i post, come me e Nadia (grazie per l'ultimo post!). Si tratterebbe di immettere gli appunti sul blog, e magari così io li controllo e eventualmente apporto qualche modifica.
Approfondimento della parola "Peloponneso"
Il Peloponneso è una regione geografica (21.379 km²) della Grecia meridionale, tra il Mar Ionio e il Mare Egeo. Abitato fin dal Neolitico, il Peloponneso prende il suo nome da Pelope, figlio del re di Lidia, Tantalo, che conquistò la regione. Da qui nacque la civiltà micenea (XV–XI sec. a.C.) che in seguito cancellò e sostituì quella minoica, originaria di Creta. Vide l'invasione di popolazioni elleniche (2000 a.C.) e successivamente dei Dori, all'incirca nel XII secolo a.C.. Il dominio di Sparta si impose tra il X secolo a.C. e l'VIII secolo a.C. e resistette fino all'invasione dei Macedoni (366 a.C. circa). In seguito i Romani presero il possesso della regione nel 140 a.C..
GUERRA DEL PELOPONNESO
La guerra del Peloponneso fu un conflitto durato quasi trent'anni, dal 431 a.C. al 404 a.C., avente come obiettivo l'egemonia in Grecia, con protagoniste Sparta e Atene e le rispettive coalizioni (lega Peloponnesiaca e lega Delio-Attica).
GUERRA DEL PELOPONNESO
La guerra del Peloponneso fu un conflitto durato quasi trent'anni, dal 431 a.C. al 404 a.C., avente come obiettivo l'egemonia in Grecia, con protagoniste Sparta e Atene e le rispettive coalizioni (lega Peloponnesiaca e lega Delio-Attica).
lunedì 1 febbraio 2010
Ricordo che...
...mercoledì 3 febbraio avremo storia e geografia, venerdì pure e sabato......ve lo dirò quando ci vediamo.
Dite a Fabio....
....se domani viene, che, visto che non ci darò, l'interrogazione è rimandata a mercoledì. Chi si incarica di fare ciò?
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